Descrizione

Racconti e documenti di veri o presunti atti di Vampirismo

Tra le figure più spaventose che popolano la nostra immaginazione, è assai raro trovarne di potenti e segnanti quanto quella del Vampiro, un essere capace di far scorrere tanto sangue quanto inchiostro sulle pagine che lo hanno immortalato. Infatti grande merito di questa spaventosa quanto legittima popolarità è indubbiamente della Letteratura che, affondando i suoi aguzzi canini nella cronaca e nella leggenda popolare, a partire dal 1600 ha saputo nutrire la propria immaginazione per dare vita immortale a una figura di una forza tale da imprimersi indelebilmente nell’immaginario collettivo. È precisamente in questa chiave che si vuole sviluppare questa selezione, offrendo al lettore un’alternanza di documenti e racconti, così che si possa proporre un confronto tra la figura che il folklore e la tradizione orale hanno marchiato nella coscienza popolare e quella che la Letteratura ha saputo cogliere e modellare, in particolare nella narrativa breve a cavallo tra ‘800 e ‘900.

Senza pretesa di esaurire l’argomento, Draculea vuole essere un’introduzione alla figura del Vampiro, evidenziando attraverso documenti e racconti le differenze tra vampirismo storico e figura letteraria, analizzando le fonti – prototipi apparentemente distanti dall’immagine più moderna sebbene indiziati chiave di primo Vampirismo come Arnold Paole, Peter Plogojowitz, Johannes Cuntius e il Calzolaio di Slesia; cronache antiche di inizio millennio di William of Newburgh; suggestioni esotiche spinte fino al lontano Oriente – e al tempo stesso offrendo al lettore una selezione di racconti meno noti al pubblico italiano ma di certo impatto e importanza, sia da un punto di vista letterario che per la costruzione della figura archetipica e delle variazioni sul modello principe.
Questo libro vuole essere un viaggio trasversale, ci muoveremo nel tempo attraverso pagine antiche, respirando cronache e storie passate (si noterà quanta importanza viene data alle fonti da parte dei narratori dell’epoca, che tengono a sottolineare come i fatti siano riportati da persone autorevoli, credibili o addirittura presenti); ma ci muoveremo anche nello spazio, tra Vampiri vicini e lontani, dall’Europa all’Asia, dalla vicina Grecia alla lontana Cina, passando per Russia, Inghilterra, Islanda, ecc.; e al termine di questa traversata speriamo di poter offrire un’immagine più nitida di questa demoniaca figura, immortale di costituzione come è già nella Letteratura.

Parte Prima: Paradigma
Il Mistero di Ken, di J. Hawthorne
La curiosa morte di Morton, di A.H. Blackwood
Schalken il pittore, di J.S. Le Fanu
La storia vera di un Vampiro, di E.S. Stenbock

Parte Seconda: Unicum
Il vecchio ritratto, di H. Nisbet
Il Sommaco, di U. Daubeny
Il Cuscino di Piume, di H. Quiroga
Negotium Perambulans, di E.F. Benson
Vampiro, di J. Neruda

Parte Terza: Remoto
Il Gatto Vampiro di Nabéshima, di A.B. Freeman-Mitford
Grettir a Thorhall-stead, di F. Norris
Il Soldato e il Vampiro, di W.R.S. Ralston

Appendice
Il Vampiro Arnold Paul, di C. Nodier

Estratti e documenti:
Dissertazioni sopra le apparizioni de’ Spiriti, e sopra i Vampiri, o i Redivivi d’Ungheria, di Moravia ec. (A. Calmet, 1751) ± Un antidoto contro l’ateismo (H. More, 1655) ± La storia degli affari Inglesi (W. of Newburgh, XII sec) ± Iside svelata (H.P. Blavatsky, 1877) ± Un viaggio nel Levante (M. Pitton De Tournefort, 1717) ± Un Vampiro vivente (D. Wright, 1910) ± Dissertazione sopra i Vampiri (G. Davanzati, 1739) ± Considerazione intorno alla pretesa Magia Postuma per servire alla storia de’ Vampiri (G. Van-Swieten, 1787) ± Vampiri e Vampirismo (D. Wright, 1914) ± Storie di Fantasmi, da Fiabe popolari Russe (W.R.S. Ralston, 1873).